Il laziale Vincenzo Carosi conquista il titolo di Campione Italiano 2025 anticipando i compagni di fuga
La prova regina dei Campionati Italiani Juniores di ciclismo su strada che si sono corsi sulle strade di Trieste in questo fine settimana con la regia organizzativa della Sc Cottur ha premiato il laziale Vincenzo Carosi. Il ragazzo di Vetralla (Vt), classe 2008, e' riuscito a sorprendere tutti regolando il drappello dei migliori di giornata sul rettifilo d'arrivo del Porto Vecchio. Sul secondo gradino del podio e' salito il veneto Patrik Pezzo Rosola mentre la medaglia di bronzo ha sorriso al campano Michele Pascarella.
LA CRONACA - Sono stati 162 gli atleti che si sono schierati ai nastri di partenza della manifestazione tricolore allestita dallo staff capitanato da Francesco Seriani, con il supporto del Comune di Trieste e il sostegno della Fondazione CRTrieste. Dopo un avvio molto veloce, la svolta arriva al chilometro 50 quando ad andarsene e' un drappello di 12 unita' composto da Matteo Paltrinieri (Emilia Romagna), Michele Pascarella (Campania), Pietro Scottoni e Vincenzo Carosi (Lazio), Matteo Baldini, Pietro Galbusera e Sebastiano Tavelli (Lombardia), Alessandro Battistoni (Marche), Lorenzo Guglielmi (Piemonte), Jacopo Vendramin, Patrik Pezzo Rosola e Davide Frigo (Veneto).
Questo gruppo di attaccanti e' riuscito a guadagnare un vantaggio massimo di due minuti sul gruppo e ha resistito al tenace inseguimento dei piu' attesi di giornata. Nel corso dell'ultimo passaggio sulla salita di Slivia a rompere gli indugi in testa alla corsa e' stato il lombardo Pietro Galbusera il cui tentativo di assolo, pero', e' stato stoppato prima dell'entrata nel territorio di Trieste. Nonostante il grande caldo e l'alto ritmo di gara, i fuggitivi sono transitati al suono della campana, a poco piu' di 10 chilometri dal traguardo, mantenendo ancora un minuto di vantaggio sui piu' immediati inseguitori. Nello splendido scenario del golfo triestino, al passaggio da Piazza Unita' d'Italia a tentare l'allungo e' stato poi l'emiliano-romagnolo Matteo Paltrinieri che ha affrontato cosi in testa la salita di Gretta. Sulle rampe dell'ultima asperita' di giornata i giochi si sono riaperti con il gruppetto dei fuggitivi di giornata che si e' ridotto ad appena 10 unita': negli ultimi 1000 metri una autentica girandola di scatti che ha visto protagonista prima Davide Frigo, quindi Patrik Pezzo Rosola ed infine Vincenzo Carosi ha spianato la strada alla progressione vincente di quest'ultimo che ha cosi coronato il sogno di vestire la maglia tricolore precedendo sulla linea d'arrivo Patrik Pezzo Rosola e Michele Pascarella.
LE DICHIARAZIONI - Classe 2008, originario di Vetralla (Vt), in forza al team Work Service Coratti, Vincenzo Carosi ha ottenuto a Trieste il suo primo successo nella categoria juniores dopo i due terzi posti ottenuti al Giro d'Abruzzo e a San Leolino (Ar). "E' stato stupendo, incredibile, non riesco a rendermene conto ma sono felicissimo. Nel finale ho visto che non c'era l'accordo, ci ho provato e mi sono detto "o la va o la spacca" e mi e' andata bene" ha raccontato dopo il traguardo un emozionatissimo Vincenzo Carosi. "Siamo andati in fuga quando mancavano ancora tanti chilometri al traguardo ma sentivo che poteva essere l'azione giusta. Voglio dedicare questa maglia alla mia famiglia che anche oggi e' venuta da Roma per seguirmi da vicino, al mio DS Pierluigi Terrinoni, al mio Presidente, a tutta la squadra del Lazio, abbiamo corso in maniera impeccabile".
Grande soddisfazione, al termine di tre giorni decisamente intensi, e' stata espressa anche dal numero uno della Sc Cottur, Francesco Seriani: "In questi tre giorni abbiamo visto all'opera la forza di un team fantastico: ci tengo a ringraziare tutti i miei collaboratori, i volontari, le forze dell'ordine e tutti coloro che ci hanno permesso di regalare alla citta' di Trieste un fine settimana all'insegna del ciclismo. Complimenti a tutti i ragazzi e alle ragazze che sono stati grandi protagonisti delle prove tricolori confermando che la scelta del percorso e' stata azzeccata anche dal punto di vista tecnico e agonistico".
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