2015-06-07 - LOMBARDIA
- SOLBIATE ARNO (VA)
19 GRAN PREMIO DELL'ARNO di Km. 124 alla media di 39,055 Km/h
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Simone Bevilacqua fa suo l'internazionale Gran Premio Dell'Arno
Solbiate Arno (Varese)- E'di Simone Bevilacqua la firma sulla diciannovesima edizione del Gran Premio dell'Arno - Coppa d'Argento Comune di Solbiate Arno allestito dalla Societa' Ciclistica Carnaghese.
Il ragazzo di Marostica, in forza al team Work Service Brenta, e' stato l'autore di una cavalcata solitaria negli ultimi chilometri di gara che ha ricordato agli sportivi varesini il gesto atletico che porto' al successo Luca Chirico in questa gara nel 2010.
La Societa' Ciclistica Carnaghese del presidente Adriano Zanzi ha fatto cosi' le prove generali in vista della possibilita' di organizzare su questo tracciato il Campionato Italiano Juniores il prossimo anno.
177 in gara, in rappresentanza di 37 formazioni, in un pomeriggio torrido per affrontare 124 chilometri pari a dieci giri del circuito tra Solbiate Arno, Caronno Varesino e Carnago. Dopo meta' gara, quando l'atteso Alessandro Covi ha gia' abbandonato la corsa per una doppia caduta, al comando si forma un gruppo di diciassette concorrenti che anticipa di 1'47" il plotone.
Al comando ci sono Simone Bevilacqua, Tommaso Fiaschi (G.S. Stabbia), Gabriele Nicolini, Matteo Zurlo, Luca Covili (Comitato Regionale Emilia Romagna), Manuel Belloni (Biringhello), Stefano Vavassori (Trevigliese), Christian Favero, Roberto Bani, Aleksandr Pupyshev (Russia), Luigi Pietrini (Fosco Bessi), Samuele Battistella (Cyberteam), Giovanni Vaccaro (Service 2000), Francesco Cerutti (UCAB Biella), Mirko Gjoni (Team LVF), Lorenzo Prati (U.S. Biassono) e Marco Negrente (Cipollini).
A due giri dal termine c'e' l'allungo di Bevilacqua che riesce a guadagnare un minuto sugli inseguitori. Per la vittoria la gara solbiatese non ha piu' storia, Simone Bevilacqua controlla e taglia il traguardo a braccia alzate acclamato dal folto pubblico.
Dietro il gruppo si ricompatta e la volata per la piazza d'onore vede prevalere lo sloveno Ziga Jerman (Radenska Ljubljana) su un brillante Stefano Oldani (GB Team Castanese). |
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Sergio Gianoli
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